Andare dallo psicologo: un viaggio alla scoperta di te stesso.

Sulla figura dello psicologo e sui suoi pazienti si è detto tanto: chiacchiere tra amici, film e serie tv, libri e campagne di informazione. Tante notizie, tra quelle serie e quelle più o meno romanzate, che nel corso degli anni si sono sommate e confuse, alimentando fantasie e pregiudizi sullo “strizzacervelli”. Ma sei davvero sicuro di conoscere la verità? Ne hai fatto esperienza diretta o ti basi solo su concetti raccolti “per sentito dire”?
Con questo articolo voglio provare a rispondere ad alcune tra le domande più frequenti sulla professione di psicologo.
Partiamo dal principio di tutto.
IL BISOGNO DI INIZIARE A PRENDERSI CURA DI SÈ
Una prima e lecita domanda è: “Quando è utile andare dallo psicologo?”
Diciamolo subito, senza troppi giri di parole: chiedere aiuto ad uno psicologo non è assolutamente motivo di vergogna e non significa neppure che sei “fuori di testa”.
Quindi, se stai vivendo un periodo di confusione e stress, se stai attraversando una fase di cambiamento, se senti il bisogno di essere accompagnato in un percorso in cui dare senso a ciò che ti sta accadendo o per prendere una decisione importante, se in tutti questi casi il supporto dei tuoi cari non basta, allora questo potrebbe essere il momento giusto per prendere appuntamento con uno psicologo.
Ai pazienti che incontro per la prima volta nel mio studio rimando sempre il coraggio che hanno dimostrato facendomi quella prima e difficilissima telefonata per fissare un colloquio. Uno dei momenti più importanti e delicati che puoi trovarti ad affrontare in un momento di fragilità o malessere è appunto quello in cui decidi di fare il primo passo, quel momento in cui decidi che vuoi fare qualcosa per iniziare a prenderti cura di te e ricominciare a vivere una vita serena e soddisfacente. Il sintomo o la difficoltà per cui decidi di iniziare questo percorso non è un segno di debolezza, ma l’espressione concreta della volontà di cambiamento e miglioramento che porti dentro.
Ascoltare questo “campanello d’allarme” e chiedere il sostegno di uno psicologo per accogliere, comprendere e trasformare il sintomo apre la strada ad un processo di crescita e trasformazione di cui sei protagonista. Se sei in difficoltà e accetti di aver bisogno di aiuto hai già compiuto i due passi più importanti e faticosi della strada, complimenti!
RIDARE SENSO ALLA PROPRIA STORIA
Ma poi cosa succede una volta che hai fissato l’appuntamento?
Cosa si fa dallo psicologo? Come funziona? Cosa devi dire?
Anche in questo caso, procediamo con ordine. Probabilmente avrai trovato il contatto del professionista tramite internet o su consiglio di un conoscente. Sicuramente ti sarai informato sul suo modo di lavorare leggendo qualcosa sul suo sito o sulla sua pagina facebook. Le poche o tante notizie che hai raccolto sul suo conto sono state sufficienti per fare una scelta. Questo dovrebbe rassicurarti e permetterti di affidarti.
Ricorda, in psicologia esistono numerosi orientamenti e approcci, nonché diversi campi d’intervento. Non esiste un professionista uguale ad un altro, ciascuno ha scelto di perfezionarsi secondo un modello preciso e rispetto a particolari problematiche. Tutti individuiamo degli obiettivi da raggiungere con il nostro intervento, ma ci differenziamo per metodi, tempi e pratiche differenti.
Lo scopo del singolo colloquio (e di di tutti quelli che saranno necessari) è quello di accompagnarti in un percorso verso una nuova narrazione della tua vita o di una situazione specifica, per ri-dare senso alla tua storia quando questa sembra non riuscire più a renderti sereno.
RIMETTERE AL CENTRO I PROPRI BISOGNI
Quali sono allora i benefici di una singola consulenza o di un percorso di terapia psicologica?
Personalmente i miei colloqui mirano sempre a promuovere una maggiore conoscenza di sé, delle proprie risorse, capacità, punti di forza, ma anche delle fragilità, debolezze e timori, per avere una visione completa delle proprie possibilità e delle proprie dinamiche e per definire in maniera chiara e realistica la propria strada.
“Perché non esistono scorciatoie a nulla: non certo alla salute, non alla felicità o alla saggezza. Niente di tutto questo può essere istantaneo. Ognuno deve cercare a modo suo, ognuno deve fare il proprio cammino, perché uno stesso posto può significare cose diverse a seconda di chi lo visita.” Tiziano Terzani
Non esiste un percorso standard, uguale per tutti, non esistono soluzioni miracolose o consigli adatti a tutti. Sei tu il protagonista della tua vita e della tua trasformazione, dovrai essere disposto a metterti in gioco e a fare la tua parte. Ma ti assicuro che la vista dall’altra parte della paura merita un pizzico di coraggio per fare quel salto che rimandi da tanto, troppo, tempo!
Se pensi di avere bisogno di parlare con uno psicologo puoi contattarmi compilando il form.