Ansia: conoscila per non farti bloccare.

La rete è satura di articoli sull’ansia, con consigli su come combatterla e riuscire a vivere bene nonostante la sua presenza nella tua vita. Non pensavo ci fosse bisogno di scriverne ancora; eppure, quando vi ho chiesto di scegliere tra alcuni argomenti da approfondire, mi avete sollecitato proprio su questo: ansia e di attacchi di panico. Quindi vediamo insieme una breve – e spero chiara – panoramica sul tema. Ti ricordo come sempre che puoi lasciare un commento o contattarmi in privato per raccontarmi la tua esperienza o richiedere un appuntamento.
COS’È L’ANSIA
Ansia è un termine ormai diventato di uso comune, ampiamente utilizzato ed abusato per riferirsi ad una – più o meno precisa ed intensa – reazione comportamentale e fisiologica. L’ansia si presenta quando percepisci uno stimolo come pericoloso, quando ti senti incapace di reagire e superarlo. Quando temi che possa accadere qualcosa di inevitabile e insostenibile, al di fuori del tuo controllo.
L’ansia di per sé non è patologica.
Si tratta infatti di una delle emozioni di base, che comporta uno stato di attivazione dell’organismo quando una situazione viene percepita soggettivamente come pericolosa.
La definizione di ansia si riferisce a questa emozione come ad un naturale stato di allarme che sopraggiunge in reazione ad uno stimolo che non è ancora presente, ma che potrebbe presentarsi da un momento all’altro. La sua funzione, quindi, è quella di anticipare il pericolo e prepararti così ad affrontarlo.
L’ansia che ad esempio provi prima di un esame universitario, di un appuntamento importante, di un colloquio di lavoro o una visita medica ti è utile. In questi casi rappresenta addirittura una vera e propria risorsa, in grado di migliorare le tue prestazioni. Attivandoti e mettendoti in allarme, ti permette di prepararti a quello specifico evento nel migliore dei modi.
Ma allora l’ansia quando diventa patologica?
In alcuni casi l’ansia è vissuta come una condizione di paura e apprensione eccessiva, ingiustificata ed intensa, creando un forte disagio in chi la percepisce. È così che inizi ad evitare alcune situazioni perché altamente ansiogene, cambi abitudini e finisci per isolarti. Altre volte richiedi il sostegno delle persone care per affrontare alcune esperienze che temi possano metterti in pericolo. Ricerchi soluzioni fai da te su libri e siti internet. Magari pensi di rivolgerti al medico di base per farti prescrivere qualcosa che ti aiuti a calmarti.
Attenzione, l’ansia può manifestarsi in diverse forme, più o meno gravi:
- come fobia specifica verso un particolare oggetto o una specifica situazione;
- può essere generalizzata, e quindi non scatenata da particolari fattori esterni;
- come disturbo da stress post-traumatico;
- associata ad attacchi di panico;
- fissazioni ipocondriache e in generale eccessiva preoccupazione per il proprio stato di salute;
- disturbo ossessivo-compulsivo, fobia sociale.
Per questo, se credi di aver raggiunto e superato il limite oltre il quale la paura e l’ansia si fanno tollerabili, chiedi aiuto ad un professionista che sia in grado di comprendere come funziona la TUA ansia e sappia guidarti nel percorso più adatto alla TUA situazione.
Non avere vergogna, si tratta di un problema molto diffuso e alcune volte trascurato per timore di essere giudicati deboli. Pensa che al 23esimo congresso dell’Associazione Europea di Psichiatria del 2015 i dati presentati hanno dimostrato che i “malati d’ansia” sarebbero più di 61 milioni (di cui 8 in Italia). In America invece le statistiche stimano che il 18% della popolazione, pari a circa 40 milioni di adulti americani, abbia ricevuto diagnosi di disturbi d’ansia.
Sappi che è possibile affrontare tutto questo e superarlo, anche in poche sedute.
ANSIA E PAURA
Talvolta ansia e paura vengono confuse, per questo farò una piccola precisazione.
A differenza dell’ansia, la paura è l’emozione che compare in reazione ad uno stimolo che è reale, presente ed imminente, al quale – quindi – occorre reagire subito per potersi mettere al sicuro. L’ansia è una particolare forma di paura, definita senza oggetto. Quando provi ansia, infatti, anticipi la paura per qualcosa che non è ancora presente e che potrebbe anche non diventarlo mai.
Ansia e paura possono sovrapporsi per il senso comune, ma tra loro sono ben distinti sul piano fisiologico. La paura attiva reazioni di fuga, congelamento o lotta verso la fonte del pericolo; l’ansia mette il corpo in uno stato di tensione muscolare e ipervigilanza preparandoti al pericolo futuro e innescando comportamenti prudenti, come l’evitamento.
L’ansia rischia di innescare un circolo vizioso, una paura della paura che si autoalimenta e nutre crescendo sempre più. Bloccandoti e cambiando radicalmente le tue giornate.
ATTACCHI DI PANICO
L’ansia può aggravarsi e associarsi ad attacchi di panico.
L’attacco di panico è un episodio improvviso caratterizzato da sintomi specifici. In maniera apparentemente immotivata, la persona viene colta da un’ansia molto intensa, accompagnata dalla paura di perdere il controllo o morire.
Te ne parlerò nel dettaglio la prossima settimana in un approfondimento dedicato.
PERCHÈ ARRIVA L’ANSIA
Sono varie e incontrollabili le situazioni in cui sopraggiunge l’ansia.
Talvolta insorge in concomitanza con delle condizioni specifiche, altre volte apparentemente senza motivo. L’ansia non segue regole precise, se non le sue. Arriva al mattino, ma anche di sera. Viene quando esci di casa, ma anche quando sei con il tuo partner. Lei è lì in agguato e senza accorgertene irrompe.
Le cause scatenanti sono tante e abbastanza comuni, fortemente dipendenti dalla tua storia e dai tuoi valori.
Può dipendere da fattori sociali, come nel caso della paura di essere giudicati; da situazioni relazionali, come è per la paura di essere abbandonati o perdere le persone significative; ancora può essere legata ai timori generici per il futuro, come stiamo sperimentando in questo periodo a causa dell’incertezza e della precarietà scatenata dalla pandemia di covid.
Adesso starai sicuramente pensando a qualche evento particolare della tua vita in cui ti sei sentito o ti senti particolarmente in ansia. Vero?
QUALI SONO I SINTOMI DELL’ANSIA
Ma come si manifesta? Quali sono i segni che la caratterizzano?
I sintomi dell’ansia sono fisici e mentali, anche questi fortemente variabili in base alle persone e alle situazioni. Tra i più frequenti possiamo menzionare: angoscia, stress, nervosismo, attacchi di panico, ricorrenti ricordi e pensieri negativi, derealizzazione e depersonalizzazione, respiro corto, tremori, diarrea, vomito, vertigini, tachicardia, fastidi allo stomaco, nausea, sudore, palpitazioni, bocca secca, pressione alta.
Tu, quali segni riconosci se sei in ansia?
COME SUPERARLA
Il primo passo per calmare l’ansia e non diventarne schiavo è conoscerla.
Imparare ad accettarla e riconoscerla quando arriva, insieme ai segni che porta con sé. Abbandonare la pretesa di gestirla a tutti i costi, di combatterla e prevenirla. Curarla non vuol dire sconfiggerla come se fossimo coinvolti in una battaglia, ma farla passare. Lasciare che sia, senza opporre resistenza. Non possiamo controllarla e neppure evitarla.
Quando passa l’ansia?
Quando diventiamo consapevoli che si tratta di un’emozione inevitabile ed anche utile entro certi limiti. Quando passo dopo passo impariamo a conviverci e farcela amica.
RIMEDI
Cosa fare per rilassarsi e calmare l’ansia?
Molte persone trovano sollievo in alcune pratiche, come lo yoga e la meditazione. Ma anche dedicandosi alle proprie passioni: leggendo, cucinando, dipingendo, facendo giardinaggio.
Se ciò non dovesse bastare è necessario rivolgersi ad uno specialista. Se l’ansia ostacola le tue attività quotidiane è arrivato il momento di chiedere aiuto.
Chi cura sa che è possibile non farsi controllare dall’ansia. E potrà aiutarti a scoprirlo.
UN ESERCIZIO PER CONTENERE L’ANSIA
Facci caso, spesso quando sei in uno stato ansioso ti ritrovi a parlarne di continuo con amici e colleghi, a cercare informazioni in rete leggendo articoli come questo e perdendosi tra mille consigli.
Funziona? Funziona davvero?
Ti invito a fare un gioco:
Immagina di svegliarti domani e scoprire che magicamente non sei più “una persona ansiosa”. Da cosa te ne accorgi?
Visualizza una giornata tipo, attimo dopo attimo e andando nel dettaglio. Osserva i tuoi gesti, ascolta la tua voce, visualizza tutto. Cosa faresti di diverso a lavoro, a casa, nel tempo libero. Cerca tutti i più piccoli e apparentemente insignificanti segnali che ti farebbero capire di non essere più preda dell’ansia.
Quando hai tutto chiaro metti nero su bianco le differenze che hai notato e ogni giorno, per almeno due settimane, ogni mattina seleziona un piccolo cambiamento da quella lista e mettilo in atto. Vivi la tua giornata “come se” l’ansia non ci fosse e osserva come ti senti.
Non parlarne, non studiarla.
Chiudi questo articolo, spegli lo smartphone, prova.
E se ti va poi fammi sapere come è andata: