Le conseguenze del lavoro: come gestire stress e mobbing.

Passiamo gran parte delle nostre giornate al lavoro. Tante ore ed energie – fisiche e mentali – sono spese in questa occupazione da un certo momento in poi della nostra vita. È per questa ragione che una fetta così importante della nostra esistenza merita la giusta attenzione, perché proprio in questo contesto prendono forma una serie di difficoltà e disagi che possono compromettere non solo le ore trascorse alla scrivania ma anche il resto delle nostre giornate.
QUANTE ORE LAVORIAMO NELLA VITA?
Possono arrivare a circa 90.000 le ore che in media una persona trascorre al lavoro nel corso della sua vita.
“Trascorriamo molto tempo al lavoro e questo influisce davvero sulla felicità generale delle persone e anche sui risultati della vita”.
Andrew Naber, psicologo organizzativo
Che sia in presenza o in smart working, circa un terzo della vita umana viene spesa lavorando. In media, parliamo di un lasso di tempo che varia tra i 25 e i 30 anni. Nel 2018 l’ILO, l’Organizzazione internazionale del lavoro delle Nazioni Unite, ha calcolato che il 31,6% delle persone nel mondo lavora oltre 48 ore settimanali. Nel 2019 l’OCSE, l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, ha pubblicato invece uno studio sulle ore di impiego dei lavoratori dei suoi paesi membri.
Nella zona euro, l’Italia è il paese dove si lavorano in media più ore alla settimana, dopo Grecia ed Estonia: 33 ore, 3 in più rispetto alla media di 30 ore. In Germania le ore settimanali medie sono 26, nei Paesi Bassi sono 28, in Lussemburgo, Austria e Francia sono 29, in Belgio e Finlandia sono 30. Un dato interessante di questa rassegna è che la Germania, dove si lavora quantitativamente meno, è tra i paesi migliori nella classifica della produttività.
FATTORI DI RISCHIO PER STRESS LAVORO CORRELATO
Si definisce Stress da Lavoro Correlato la percezione di squilibrio avvertita dal lavoratore quando le richieste del contenuto, dell’organizzazione e dell’ambiente di lavoro eccedono le sue capacità individuali nel far fronte a tali richieste [European Agency for Safety and Health at Work].
Se lo stress entro certi limiti ha effetti positivi sul nostro organismo – consentendoci di rispondere in maniera efficace ed efficiente agli stimoli esterni e di essere adeguatamente attenti e pronti a cogliere le esigenze dell’ambiente circostante – al contrario l’esposizione prolungata a fattori stressogeni può compromettere la nostra salute sul piano psicologico e fisico, e ridurre l’efficienza e la competenza.
Sono molteplici gli aspetti lavorativi che possono generare stress e che sono quindi identificati dalla letteratura come possibili fattori di rischio per lo stress. Vediamo insieme i principali, raggruppati per categorie:
Aspetti temporali dell’attività lavorativa:
lavoro a turni; lavoro straordinario indesiderato o numero “eccessivo” di ore; ritmo di lavoro accelerato e richieste pressanti; tempo insufficiente per rispettare le scadenze di lavoro; programmazione dei cicli di lavoro e di riposo.
Contenuto dell’attività lavorativa:
lavoro frammentario, ripetitivo, monotono; volume eccessivo; opportunità di acquisire nuove competenze; incertezza e/o contraddittorietà delle mansioni o delle richieste; risorse insufficienti in relazione all’impegno o alle responsabilità necessari per portare a termine il lavoro.
Rapporti interpersonali nel gruppo di lavoro:
possibilità di interagire con i colleghi, dimensione e coesione del gruppo primario di lavoro; riconoscimento per i risultati ottenuti nel lavoro; sostegno sociale; sostegno strumentale; equa distribuzione del lavoro; molestie.
Rapporti interpersonali con i supervisori/superiori:
partecipazione ai processi decisionali; feedback e riconoscimento da parte dei supervisori/superiori; stile di leadership.
Condizioni dell’organizzazione:
struttura organizzativa non chiaramente definita (attribuzione delle responsabilità; presupposti organizzativi per conflitti di ruolo e ambiguità); burocrazia organizzativa (amministrativa) e procedure incongrue (irrazionali); politiche discriminatorie (per es. nelle decisioni sui licenziamenti o le promozioni).
Possibilità di controllo:
autonomia; indipendenza; controllo.
Fattori di pressione:
danni alla produzione; infortuni.
Sviluppo di carriera:
possibilità di carriera; sovrapposizione; sovrapromozione; retrocessione; mancanza di sicurezza del lavoro; ambizioni deluse; incongruenza di posizione.
MOBBING
Il concetto di Stress Lavoro Correlato va distinto dal Mobbing. Questo è inteso come una persecuzione sistematica e intenzionale messa in atto da una o più persone allo scopo di danneggiare chi ne è vittima fino alla perdita del lavoro.
Una ulteriore distinzione da fare – per la quale vi rimando alla lettura dell’articolo dedicato agli operatori sanitari – è quella rispetto al fenomeno del BurnOut.
Mobbing viene dal verbo inglese to mob, letteralmente «assalire, molestare». Il mobbing fa riferimento a tutti quei comportamenti violenti e vessatori che il gruppo di lavoro o le figure al vertice (capi, supervisori, responsabili di area) rivolgono ad una persona. Atteggiamenti di colleghi e superiori in questo modo impediscono alla vittima di svolgere serenamente la propria attività.
Tra gli atti più frequenti troviamo: la sottrazione ingiustificata di incarichi o della postazione di lavoro; demansionamento; frequenti rimproveri e richiami; dotare il lavoratore di attrezzature di lavoro di scarsa qualità o obsolete (arredi scomodi, ambienti male illuminati, pc mal funzionanti) così da rendere difficile lo svolgimento del lavoro; continue visite fiscali in caso malattia.
Quali sono le conseguenze di questi comportamenti? La vittima può iniziare a manifestare dei problemi di salute come palpitazioni, tremori, difficoltà respiratorie, problemi di espressione, sudorazione fredda, dermatite e problemi cutanei, cefalea, gastriti e altri disturbi digestivi.
A questo quadro ben presto si aggiungono sintomi psicologici come incubi, insonnia, difficoltà di memoria e di concentrazione, ansia, depressione, isolamento e attacchi di panico.
COME RENDERE IL LUOGO DI LAVORO UNO SPAZIO ACCOGLIENTE
Innanzitutto, se sei vittima di mobbing richiedi subito un supporto legale e psicologico. Non avere timore o vergogna di chiedere aiuto.
In caso invece di stress generato dalla condizione lavorativa, ho pensato un piccolo vademecum in 5 punti:
1. Lavora per vivere, non vivere per lavorare.
Evita che il lavoro diventi il centro della tua vita, oscurando tutto il resto. Per questo, abbi cura di prenderti sempre del tempo per te. Come? Durante il lavoro prendi delle pause, fermati stacca e respira. Qualche minuto per un caffè, una chiacchiera veloce con un collega o quattro passi per sgranchirsi miglioreranno certamente le tue performance. E ovviamente, abbi cura anche del tempo libero. Scopri attività, da solo o in compagnia, che ti permettono di distrarti e rilassarti.
2. La perfezione non è la realtà.
Essere precisi, puntuali è certamente indice di affidabilità e quindi ti permette di essere visto di buon occhio da colleghi e superiori. Ma non fare di queste caratteristiche un’ossessione. Una competenza fondamentale nel mondo del lavoro è sicuramente anche la flessibilità, la capacità di reagire agli imprevisti e trovare soluzioni in maniera creativa. Quindi, abbandona la rigidità e fai spazio agli imprevisti e ai possibili errori.
3. Organizzato è meglio.
Pianifica i tuoi impegni: definisci gli obiettivi a breve e lungo termine e tieni un’agenda che ti permetta in maniera chiara e semplice di avere sott’occhio il punto della situazione.
4. Conosci te stesso.
Nel lavoro, così come nella vita di tutti i giorni, è fondamentale essere consapevoli delle proprie risorse, delle proprie capacità e dei propri limiti. Conoscere le tue potenzialità ti aiuterà a non scoraggiarti di fronte a compiti impegnativi e a rialzarti dopo una sconfitta.
5. I panni sporchi si lavano a lavoro.
Questo ultimo punto è davvero importante: non portare i problemi di lavoro a casa. Usa invece quel tempo per riposare e rilassarti. Se hai delle preoccupazioni o delle difficoltà parlane con i colleghi, confrontati con loro per cercare aiuto, sentirti meno solo e cercare insieme possibili soluzioni alle vostre difficoltà.
Se vivi un periodo di forte stress a causa del lavoro e fai difficoltà a gestirlo o a recuperare il tuo equilibrio parliamone insieme. Puoi contattarmi tramite gli appositi form che trovi qui sul sito.